Fare squadra per vincere: il motto del coach Massimo Riga

Massimo Riga, Coach PB63LADY
Massimo Riga, Coach PB63LADY
di Massimo Riga coach PB63LADY

Creare una squadra unita è un compito difficile.

Ho lavorato molto di più su questo aspetto che su quello tecnico. E fortunatamente ho cercato e trovato, sempre, una disponibilità da parte di tutte le ragazze a mettere in secondo piano i propri bisogni individuali e lottare insieme. Collaborare per un obiettivo comune.

E’ fondamentale far capire alle giocatrici qual è lo spirito con cui si deve svolgere il proprio lavoro,  ma soprattutto convincerle che solo raggiungendo un obiettivo comune si potranno soddisfare le esigenze personali. Il successo è legato alle abilità specifiche di ogni elemento della squadra. La motivazione è importante, ma non sufficiente se non si hanno le competenze necessarie per il tipo di lavoro che si deve svolgere.

E’ per questo che il ruolo svolto dall’allenatore nel raggiungimento dell’obiettivo è fondamentale. A seconda del carattere, della situazione e della squadra che allena, il coach può avere un’impostazione autoritaria o da coordinatore. L’importante è che non dimentichi mai il rispetto per le persone e per i ruoli. Questo è di primaria importanza.

Non bisogna mai pensare che si possa ottenere qualcosa utilizzando le proprie giocatrici come pedine di legno. Tutte sono in grado, autonomamente, di pensare, di analizzare ogni situazione e di agire di conseguenza.

Il processo di formazione di una squadra necessita di tre punti fermi essenziali alla possibilità di successo:

1) Un clima di fiducia

Si deve fare in modo che tra gli elementi del gruppo si instauri un clima di fiducia. Le giocatrici vogliono dimostrare cosa sono in grado di fare, scoprire le capacità delle compagne di squadra e capire che sono in grado di mettere in gioco le loro competenze (disponibilità).

2) I comportamenti tecnici

Il comportamento in ambito lavorativo influenza chiaramente il “gioco di squadra”. Al di fuori del campo si può essere in buoni o cattivi rapporti, ma sul campo è determinante potersi fidare ciecamente della compagna di squadra.

3) La motivazione

Siamo noi allenatori a fornire gli elementi per determinare ed incrementare le motivazioni e il riconoscimento del lavoro quotidiano che gratifica e migliora il rendimento. Altro aspetto importante è la coerenza di comportamento nei rapporti con tutte le componenti della squadra, stabilendo regole che devono essere uguali per tutte. Solo così aumentano  le possibilità di creare una buona squadra, migliorando e sviluppando gli equilibri che la determinano.

Nel progettare il lavoro è necessario tracciare sia gli obiettivi  intermedi per una soddisfazione immediata, sia quelli finali. Per far questo un buon allenatore deve innanzitutto trovare il sistema tattico giusto e più consono alle capacità del gruppo. Non applicare per forza le proprie idee perché si ritiene che siano le migliori.

E’ importante aver chiaro dove si vuole arrivare, il metodo per poterci arrivare, da dove partire e quanto manca all’obiettivo.

E questo vale sempre, non solo nello sport.

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