Da qualche tempo ormai sono state spente le cinquantuno candeline, mezzo secolo per la PB63 ricco di gioie ma ovviamente anche di qualche dolore.
Tanti momenti che ancora oggi sono impressi nella mente di chi ama questa società e questo sport. Uno di questi è rappresentato dalla vittoria del campionato di serie B2 nella stagione 1991-1992, tappa decisiva fu la vittoria con il Pescopagano Brindisi. Riviviamo quella sfida attraverso uno stralcio del libro “1985-2000 Battipaglia città dello sport” di Paolo De Vita:
“Il traguardo era ormai vicino, solo 40 soffertissimi minuti separavano le Casse Rurali dalla B d’Eccellenza. Quaranta minuti durante i quali l’Azzurra Brindisi non risparmiò energie per tentare di portare la serie di finale playoff alla decisiva gara – 3 sul campo amico.
Forse per la prima volta durante i playoff i battipagliesi sentirono il peso della posta in palio accusando un avvio di gara piuttosto contratto. Del particolare stato d’animo dei padroni di casa ne approfittò la compagine brindisina reggendo in vantaggio l’incontro per i primi minuti di gioco.
Uscita dal torpore iniziale, la compagine di coach Roggiani iniziò a macinare punti su punti riuscendo a riequilibrare le sorti del match che a metà del suo svolgimento vedeva il Brindisi in vantaggio di una sola lunghezza (35-34). La ripresa mantenne fede al clichè del primo tempo regalando ai tifosi dello Zauli una sequenza di azioni degna del miglior triller d’autore. Neppure i tiri dalla distanza del play ospite Parisi o le percussioni della guardia battipagliese Pino Corvo riuscirono ad indirizzare in maniera decisa il risultato a favore dell’una o dell’altra contendente.
Così quando Grimaldi conquistò l’ennesimo rimbalzo della serata traducendolo in un canestro vincente, la gara entrò nell’ultimo minuto di gioco con le Casse Rurali in vantaggio di una sola lunghezza (70-69). Il possesso di palla brindisino fu capitalizzato da una precisa conclusione che portò avanti la squadra ospite per 71-70, quando mancavano solo 24 secondi al suono della sirena.
Il pallone che valeva un campionato passava ora nelle mani dei battipagliesi. I biancoazzurri gestirono l’azione fin quasi allo scadere preparando il tiro al play Santini che, incuneatosi nella difesa avversaria fece partire una conclusione che andò a stamparsi sul ferro, il pallone fu arpionato da Grimaldi, che tirò a canestro proprio mentre un avversario lo placcava trascinandolo a terra. Mentre precipitava al suolo, il buon Peppone vide il pallone rimbalzare sull’anello e in quell’attimo eterno capì che sarebbe stato lui a decidere le sorti dell’incontro, nel bene o nel male. A soli 5 secondi dalla fine della sfida, il pivot delle Casse Rurali era atteso all’appuntamento con la storia, che geograficamente era situata ai margini della linea della carità.
A rendere ancora più palpitante l’attesa fu il minuto di sospensione chiesto da Guglielmo Roggiani. Al ritorno in campo gli arbitri assegnarono al capitano battipagliese un solo tiro libero più l’aggiuntivo, nel caso che la prima conclusione non fosse andata fallita. Il compito di Peppone si faceva ancora più arduo: l’errore al primo tiro poteva costare la sconfitta alla sua squadra. Tra il silenzio generale Grimaldi fece partire il tiro: il pallone accarezzò il canestro, si arcuò e cadde nella retina. Peppone, occhioni azzurri sgranati e braccia al cielo, accolse il boato liberatorio del pubblico. Ma l’impresa era solo a metà dell’opera, raggiunto il pareggio c’era un altro tiro da realizzare. Questa volta il pallone scagliato da Grimaldi terminò la sua corsa direttamente nella retina: era il punto di vantaggio che doveva essere difeso strenuamente dall’ultimo disperato assalto dei brindisini. Neppure un attimo di tempo per razionalizzare cosa fosse accaduto che i pugliesi già avevano effettuato la rimessa, non tutti i giocatori di Roggiani seppero mantenere le consegne permettendo a Frascolla di tirare indisturbato sul suono della sirena: era l’ultima emozione della partita, la palla terminò la sua corsa tra il canestro ed il tabellone e schizzò via assieme ai sogni dei brindisini.
La Polisportiva Battipagliese Casse Rurali Campane aveva vinto 72-71 e poteva ricevere l’abbraccio dei suoi sostenitori che invasero il parquet per congiungersi ai loro beniamini artefici di questa straordinaria impresa. Alle voci dei giocatori, del presidente Silvio Petrone con a suo fianco i fratelli Rossini, degli allenatori Roggiani e Milano, si aggiunsero quelle del preparatore atletico Antonio Ciardi, del segretario Antonio Torre, del responsabile del settore giovanile Antonio Serrelli, del medico sociale Bruno Del Verme, del massaggiatore Cosimo Di Vece e del dirigente accompagnatore Antonio Crisconio per inneggiare, tutti insieme, all’approdo in serie B1”.
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