Rane e locomotive della PB63

Proseguendo il discorso della valutazione degli aspetti fisici della PB63, e riassumendo quelli che sono stati i valori dei test di forza di cui vi ho parlato nell’ultimo intervento, possiamo dire che le giocatrici con le migliori prestazioni nei test di salto (le “rane” della PB63 quindi) sono state Monique Ngo Ndjock, Kourtney Treffers e Brooque Wiliams, come probabilmente ci si poteva attendere, ma anche Elena Ramò si è dimostrata molto elastica e reattiva.

Son passato poi a sottoporre le ragazze al test metabolico, cioè quello che indica le capacità di resistenza organica generale, dato che il basket predilige giocatori rapidi, veloci ed esplosivi, ma che siano anche in grado di ripetere il gesto per circa 40 minuti senza perdere efficienza. Il test metabolico è molto temuto dalle giocatrici, perché in effetti è molto faticoso da eseguire, soprattutto a livello “mentale”.

Si tratta, infatti, di correre compiendo un percorso di 40m “a navetta” (20m avanti e 20m per tornare indietro), rispettando il ritmo scandito da una “lepre sonora”, che ti dà un “bip” per partire, un altro per arrivare ai 20m, ed un altro entro il quale devi essere ritornato al punto di partenza. A questo punto hai 10 secondi di riposo, in cui devi camminare per 5m andata e ritorno, quindi percorrendo 10m, e si riparte per la successiva navetta.riga - santarcangelo

La difficoltà sta nel fatto che i “bip” sono sempre più ravvicinati e quindi ti obbligano a correre a ritmo sempre più veloce, ed ovviamente al tempo stesso in cui aumenta la fatica. Si parte da una velocità relativamente bassa, circa 10km/h, e si cresce progressivamente fino al punto in cui la giocatrice non riesce più ad arrivare a completare il suo percorso di 40m per due volte consecutive. A quel punto deve interrompere il test.

Quanto appena descritto è il famoso (o famigerato per le ragazze) Test Yoyo Intermittent Recovery. Le ragazze della PB63 lo hanno eseguito, al momento, per due volte in questa stagione, pur con sguardi pieni di rancore verso il Preparatore Fisico; la prima a fine agosto, e la seconda poco prima dell’inizio del campionato. Devo riconoscere però, che sono state molto brave nell’ esecuzione, la media della squadra ha terminato il test ad una velocità tra i 15 ed i 16 km/h.

Tra tutte si è distaccata in positivo Valentina Bonasia, ed anche qui sono certo di non avervi sorpreso, a cui possiamo assegnare il titolo di Locomotiva della PB63, la quale ha concluso il test del 1 ottobre a 16,7 km/h.  Come dato indicativo, e dopo un confronto con i colleghi delle altre squadre nazionali della Federazione, posso affermare che Valentina sia la migliore giocatrice italiana in questo test.

Ecco spiegato lo strano titolo del mio intervento nella rubrica odierna. Nella prossima e conclusiva parte dedicata ai test, vi racconterò come faccio a controllare il peso e soprattutto la percentuale di massa grassa delle ragazze, fonte di tensione incalcolabile nella squadra. Ma ovviamente non vi dirò qual è la più “cicciona”, tra virgolette, perché si tratta di una squadra molto ben matura nel curare la propria alimentazione.

Mimmo Santarcangelo 

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