PB63 story: Il vittorioso spareggio di Isernia

Ancora un tuffo nel passato. Questa volta parliamo dello spareggio che vide protagoniste le Casse Rurali Battipaglia nella stagione 1985-1986. Un successo che valse la B2.

Alla volta di Isernia partirono circa 400 battipagliesi, che occuparono all’interno del palazzetto molisano la tribuna posizionata al ridosso delle panchine e lo spicchio di curva ad essa collegata.

A colorare le gradinate di bianco e di azzurro uno striscione “Forza Battipagliese”, per l’occorrenza prelevato direttamente dallo stadio Sant’Anna, e le magliette “I love B2” ostentate in bella mostra, a dimostrazione che la scaramanzia non era di casa tra la torcida battipagliese. Contro le Casse Rurali si schierava quell’Afragola che aveva condotto in testa tre quarti della stagione, e che in campo faceva leva sulle giocate del play Gentile e sullo strapotere sotto i tabelloni del corpulento Rocchino, intorno ai quali si muovevano una serie di anonimi, ma non meno insidiosi comprimari.

Casse Rurali Campane 1985-86
Casse Rurali Campane 1985-86

L’avvio di gara, caratterizzato da ritmi assai elevati da parte di entrambe le contendenti, ebbe per protagonista un ispirato Bulgarelli, autore del primo parziale a favore delle Casse Rurali. I 5 punti di margine accumulati nei primi minuti di gioco, si raddoppiarono quando anche i pivot furono messi in condizione di tentare con continuità la via del canestro, e non fu per caso che a realizzare l’ultimo punto del primo tempo fu Giancarlo Carrabs, che fissò il punteggio sul 52-43 al 20’ di gioco. Il buon finale di tempo, disputato nonostante le contemporanee assenze del play Cudia e del pivot Casale, richiamati in panchina con tre falli a carico, fece bene sperare la tifoseria battipagliese, che però fu ben presto costretta a ricredersi circa l’eventualità di dare per scontata l’affermazione ai danni dei napoletani.

I 52 punti segnati nel primo tempo rimasero cristallizzati sul tabellone luminoso per i primi 5’ della ripresa, durante i quali l’Afragola si rese protagonista di una rimonta culminata col sorpasso ai danni dei battipagliesi, a loro volta vittime dei mai irrisolti problemi di continuità. La partita delle Casse Rurali ricominciò dal punteggio di 52-59 per i rivali, e con il ritorno in campo del regista Piero Cudia, giusto in tempo per assistere alla pantomima del giocatore avversario Di Giovanni che, simulato un colpo ricevuto al capo da un oggetto piovuto dal settore occupato dai sostenitori battipagliesi, si fece trasportare a braccia fuori dal campo per non farvi più ritorno. Questo episodio costrinse gli organi giudiziari di Napoli prima, e di Roma poi, a prendere posizione sulla vicenda, ribadendo in ultima istanza quello che sarebbe stato il risultato del campo.

Fu lo stesso play battipagliese a suonare la riscossa per i propri colori realizzando i primi due punti della ripresa. A dare man forte al regista friulano fu, più di ogni altro, la guardia Giancarlo Rossini, entrata in pianta stabile in quintetto dalla metà del primo tempo. I due esterni battipagliesi prima operarono il contro-break, che portò le Casse a condurre per 72-62 a metà ripresa, e poi replicarono al tentativo di rimonta dell’Afragola trascinata dal solito Rocchino. Bulgarelli e Carrabs contribuirono ad allargare di nuovo la “forbice”, ma solo una tripla messa a segno da Cudia, ed un’azione complessiva da tre punti caparbiamente cercata e finalizzata da Rossini, aprirono anzitempo le porte della B2 alle Casse Rurali.

La gara si concluse sul 94-91 per i battipagliesi, che nell’ultimo minuto di gioco, noncuranti delle conclusioni dalla distanza scagliate con successo dagli avversari, iniziarono a festeggiare una promozione che consegnava le Casse Rurali alla storia dello sport battipagliese.

(racconto tratto dal libro “1985-2000 Battipaglia città dello sport”)

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