Dodici domande per…Monique Ngo Ndjock

Altra cestista, altra protagonista. Oggi è la volta di Monique Ngo Ndjock, ala della Techmania Battipaglia di A1.

Quando è nata la passione per il basket?: “E’ nata per caso, un per curiosità. Prima di allora non sapevo cosa volesse dire giocare questo sport”.

Tre parole per descriverti?: “Tranquilla, passionale, religiosa”.

Il tuo piatto preferito?: “Le lasagne al forno”.

Ed il film preferito?: “E’ un film africano, si chiama L’Orfana”.

Ngo Ndjock
Ngo Ndjock

Dove sogni di andare in viaggio?: “In Australia”.

L’avversaria più difficile affrontata?: Ho giocato contro diverse giocatrici di valore, ovviamente non solo del mio ruolo. Ed infatti ecco perché dico Adriana Grasso”.

Un modello di giocatrice?: “Lisa Leslie ex Los Angeles Sparks, ma anche Bryant e Duncan”.

La migliore amica nel mondo della pallacanestro?: “Valentina Aragonese e Brooque Williams”.

In cosa devi migliorare maggiormente sotto l’aspetto tecnico?: “Ho tanto da migliorare. Nella presa del pallone durante un passaggio, nei tiri sotto canestro e nel sapere alzare la palla con la parabola giusta”.

Hai un rito scaramantico prima di ogni partita?: “Prego la notte prima della gara e prima di iniziare il riscaldamento faccio invece un segno della Croce”.

Il ricordo più bello da cestista?: “La vittoria delle Finali Nazionali nel 2001 con il gruppo Juniores del San Raffaele Roma. Ma anche la promozione in A1, sempre con il S. Raffaele, a distanza di ventiquattro anni, senza dimenticare che quell’anno non avevamo ne sponsor e ne soldi. Con me giocavano Di Battista, Bertocchi, mamma della mia attuale compagna di squadra Giulia Prosperi, e Cinili”.

Ed un sogno per il futuro?: “Lavorare come infermiera per aiutare così i più bisognosi. Ma anche che nel mondo possa diminuire la violenza, le discriminazioni ed il razzismo tra persone della stessa cultura e non”.

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