Teresa, una vita dedicata ai piccoli atleti “Bambini e basket sono le mie passioni”

Teresa Saviello
Teresa Saviello

Teresa Saviello è una delle istruttrici del settore MiniBasket. Da vent’anni, ormai, è entrata a far parte della Polisportiva, portando al suo interno impegno e passione per il basket e per i bambini. Forse non è un caso che questa intervista sia stata fatta in uno dei tanti momenti che Teresa dedica ai più piccoli della PB: l’impacchettamento dei regali di Natale. Vediamo di conoscere qualcosa in più su di lei…

Teresa ti vediamo sempre alle prese con i bambini del MiniBasket, ma come nasce la passione per questo sport?

Ho iniziato giocando a basket io stessa, mi sono avvicinata a questo sport da ragazza e, anche quando ho smesso di giocare, non l’ho più lasciato, ma ho continuato allenando i bambini. Alla Polisportiva sono arrivata nel 1993. Quelli erano gli anni d’oro della squadra maschile, da allora ho vissuto il bello e il brutto di questa società, ma sempre con passione e amore verso lo sport e i ragazzi.

Come mai hai scelto di dedicarti proprio al settore del MiniBasket?

Il MiniBasket mi dà l’opportunità di fondere insieme due mie grande passioni: il basket e i bambini. Sai, quando smetti di giocare è come se venisse meno un pezzo di te. Allenare i più piccoli mi ha permesso di colmare quel vuoto. In più io non sono sposata e non ho avuto figli, ma si può dire che in realtà ho tantissimi bambini! Ed è bello, poi, quando crescono e ti incontrano in mezzo alla strada, si ricordano di te e ti salutano con affetto. È in quel momento che capisco di aver trasmesso qualcosa e di aver lasciato un bel ricordo di me.

Abbiamo capito che il tuo ruolo nella Polisportiva è fondamentale, ma quali sono le tue passioni oltre al basket? 

All’università mi sono laureata in Lettere e ora lavoro per il Comune. La mia giornata è dedicata, principalmente, al lavoro. Come hobby mi piace molto la musica e il ballo. Per un certo periodo mi sono scoperta ballerina, con degli amici avevamo formato un gruppo, ma non è durato molto. Tuttavia, devo dire che la mia più grande passione è viaggiare.

Parlaci un po’ di questa passione, dove sei stata di bello?

Ho visitato molti posti. Sono stata, oltre che in Italia, in Germania, in Spagna e in Messico. Questo è il posto che ho adorato di più in tutti i miei viaggi. Per me che sono un’appassionata della cultura maya e azteca, vedere da vicino le rovine delle loro città è stata un’emozione unica. Da sempre mi sono piaciute le culture indigene. Pensa che da piccola, quando guardavo i film del far west, ho sempre tifato per gli indiani e non per i cowboy!

Ultima domanda: tornando al tuo lavoro, perché pensi che il basket sia importante per i bambini?

Io credo che lo sport in generale sia indispensabile per i ragazzi, non solo il basket. Lo sport è educazione, disciplina, rispetto, socializzazione. In una parola è crescita. Credo che gli sport, soprattutto quelli di squadra, permettano ai ragazzi di crescere bene in un ambiente in cui, oltre a divertirsi, imparano regole che li aiutano nella crescita e ad essere persone migliori una volta grandi. Nello sport si cresce insieme. E poi non ti nascondo che alcuni dei miei ricordi più belli sono legati proprio al periodo in cui giocavo: i viaggi in pullman, le trasferte, il non farsi vedere dall’allenatore, la complicità con le compagne, sono emozioni uniche che restano per sempre dentro di noi. Ecco perché credo che tutti dovrebbero avvicinarsi al mondo dello sport.

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